(…leggi puntate precedenti: qui) Sono sempre le ultimissime settimane della stagione di maturazione delle uve a determinare la qualità finale dell’annata. Infatti, l’annata 2020 qualitativamente non è stata facile, sebbene le premesse fossero ottime fino a 3 settimane prima della raccolta. Con l’arrivo delle piogge sulla fine di Settembre ed inizio Ottobre tutto si è complicato.
Avendo un’ampia estensione di vigneti, ogni anno riscontriamo espressioni diverse nei nostri vigneti di SANGIOVESE: quest’anno più che mai l’ubicazione e l’esposizione di ogni vigneto hanno fatto la differenza. I vigneti siti in area San Donato hanno preso la grandine due volte e, in questi vigneti, la maturazione delle uve ha stentato a completarsi. Dai vigneti siti sulla collina Branca abbiamo avuto Sangiovesi eleganti e freschi, seppur mancano di fittezza tannica. I Sangiovesi ricavati dai vigneti del castello(collina Gabbiano), per la maggior parte esposti sud/est , sono tutti molto buoni con ottimo carattere e spezia, ci sono alte gradazioni ma anche buone mineralità.
I MERLOT sono buoni, più equilibrati di quelli del 2019, purtroppo in qualche vigneto la maturazione dei vinaccioli non si è completata come auspicavamo, in altri abbiamo ottenuto un Merlot maturo al 100% con ottima freschezza acidula.
I CABERNET esprimono molto le note verdi proprie della varietà(pirazzinici) e leggermente vegetali, proprio perchè nella fase finale della maturazione fenolica è mancato il sole, ma risultano molto interessanti di carattere.
Amiamo come in ogni vendemmia, anche nelle annate più complicate, si trovi qualche punta di eccellenza e alcuni caratteri varietali che si esprimono al meglio.
Quest’anno abbiamo prodotto con i nostri vigneti il 25% in meno della vedemmia 2019 e, considerato anche la selezione di uve prese in carico, abbiamo lavorato il 40% di uva in meno rispetto lo scorso anno.
La pagella? Annata: complicata. Qualità: buona. Quantità: scarsa.